Cosenza (Italy), 24 Maggio 2010
Come volevasi dimostrare, la riapertura dei mercati di oggi ha dimostrato come i pericoli per le economie europee provengano per la maggior parte da molto lontano, Giappone e Australia in primis (cfr. Handelsblatt 24 Maggio, "Asiatische Aktienmärkte: Tokio schwächelt – Schanghai legt kräftig zu").
Il rafforzamento dello Yen sui mercati valutari europei è il risultato congiunto di maggiori possibilità di profitti nell'estremo oriente e dell'azione di alcune Banche Centrali (Banca del Giappone in primis) di evitare l'eccessivo apprezzamento delle loro valute. Pertanto, mentre gli investitori europei investono a breve termine in quei mercati, per poi far ritornare gli stessi capitali su più lunghe scadenze, in estremo oriente si acquistano Euro e si vendono Yen (Dollari Australiani).
Un articolo molto interessante su Bloomberg di oggi, 24 Maggio, sembra confermare questo aspetto ("Selling Euros for Kiwis Delivers Yield From Merkel (Update2)"). Nell'articolo si legge: "Borrowing in euros to finance an investment in the Australian dollar, New Zealand dollar, Brazilian real and Norwegian krone returned 10 percent in the past 6 months, according to data compiled by Bloomberg." (Prendere a prestito in euro per finanziare un investimento in dollari australiani, dollari neozelandesi, real brasiliani e corona norvegese ha dato un ritorno del 10 per cento negli ultimi sei mesi, secondo i dati compilati da Bloomberg. Lo stesso traffico con il dollaro al posto della moneta da 16 nazioni tradotta in una perdita del 7,5 per cento e un calo del 7,4 per cento con lo yen, ndr). Lo stesso articolo segnale che:
- Yen ed Euro sono usate come valute per finanziare i c.d. "carry trades", cioè indebitarsi nei paesi con minori tassi di interesse e reinvestirli in quelli con maggiori tassi di interesse;
- Vendere Yen e acquistare Dollari Australiani o Dollari neozelandesi ha assicurato profitti medi maggiori rispetto a vendite equivalenti di Dollari statunitensi ed Euro.
In effetti, anche la stampa tedesca comincia a convincersi che la "guerra privata" della Germania contro gli speculatori e gli "eccessi dei mercati" sia mal indirizzata (cfr. DIE WELT 19 Maggio, "Kommentar, Angela Merkel versteht die Märkte nicht", La Merkel non capisce i mercati, ndr).
Per tale motivo, credo sia possibile indicare (almeno) 4 modi che influiscono da vicino sulla speculazione contro l'Euro:
- Un aumento dei tassi di interesse in Australia NUOCE all'Euro poichè intensifica il carry trade;
- Un apprezzamento dello Yen NUOCE all'Euro poichè intensifica il carry trade;
- L'inflazione giapponese minore (o anche deflazione,!) di quella europea NUOCE all'Euro poichè tende ad apprezzare lo Yen;
- Un apprezzamento dell'Euro GIOVA all'Euro, ma ciò vuol dire anche una maggiore inflazione giapponese (cioè, minori esportazioni e maggiori importazioni giapponesi)!
Come uscire da questa situazione?...E' chiaro che una ripresa forte e duratura dell'economia americana, ed un Dollaro forte, toglierebbe tutti dai guai (cfr. Bloomberg 24 Maggio "Dollar to Become ‘Growth Currency’ During Next Decade (Update1)" [vedi anche il mio paper "The Bug in the European Monetary Architecture: Can a Collapse Still Be Avoided?"]!
Matteo Olivieri
>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.
Nell'articolo CNBC di oggi 24 Maggio "BOJ Shirakawa: Europe woes not hurting Japan", il Governatore della Banca del Giappone sostiene che i recenti problemi in Europa non hanno un impatto diretto sull'economia giapponese.
RispondiEliminahttp://www.cnbc.com/id/37310412
Matteo Olivieri