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lunedì 3 maggio 2010

Aiuti alla Grecia: l'illusione della pallottola d'argento.


Cosenza (Italy), 3 Maggio 2010

Ho letto da qualche parte che le pallottole d’argento sono l’unico modo per uccidere i lupi mannari...

Considerato che la Grecia è al momento la “bestia nera” dei politici europei (non, degli economisti!), mi chiedo se l’ambizioso pacchetto di aiuti da 110 miliardi di Euro accordati ieri alla Grecia, possa essere davvero la pallottola d’argento che tutti stanno aspettando.

A giudicare dalle dichiarazioni politiche, c’è da giurarci:

• FAZ, 3 Maggio “110 Milliarden für Athen, Schäuble verteidigt Griechenland-Hilfen” (110 miliardi per Atene, [Il ministro delle Finanze Tedesco] Schäuble difende gli aiuti alla Grecia, ndr): nell’articolo si sostiene che la Grecia ha dovuto accettare un programma di risanamento quasi senza precedenti, e che le misure risparmio sono un “programma forte”! Nell’articolo si legge inoltre della necessità di consistenti risparmi sul bilancio Greco per 30 miliardi annui fino al 2013 ed il rientro del deficit nei limiti del 3% del PIL entro il 2014, per come richiesto dai criteri del Patto di Stabilità Europeo. “I numeri sono ora realistici” – ha aggiunto Schäuble – “e la Grecia non ha più alcun bisogno finanziario”;

• DIE WELT, 3 Maggio “Milliarden-Hilfe, Griechen-Paket für Schäuble "beste Entscheidung" (Aiuti miliardari, il Pacchetto-Grecia è per Schäuble la «decisione migliore», ndr): nell’articolo si sostiene che il programma di risanamento richiesto alla Grecia sia “eccezionalmente severo” e si basi su “assunzioni estremamente realistiche”.

A giudicare dalle reazioni dei mercati, invece un po’ meno:

• Reuters, 3 Maggio “Greece Promised Rescue Package, but Investors Wary” (Promesso alla Grecia il pacchetto di salvataggio, ma gli investitori sono cauti, ndr): nell’articolo si citano commenti di economisti, secondo i quali rimane incertezza sull’effettiva applicabilità di un severo programma di risanamento per un periodo tanto prolungato.

La mia impressione è che i nostri governanti abbiano bisogno di consiglieri economici più preparati…

Ammesso che la Grecia sia in grado di mantenere fede al programma di risanamento concordato in sede EU, ciò comporterà minori livelli di reddito reale disponibile per i cittadini greci. Da qui, per fare cassa, la necessità di rinunciare a una parte di consumi presenti per rinviarli al futuro.

Per cui, quello cui si assisterebbe nel breve periodo (!) è un aumento dei consumi inferiore alla crescita dei redditi, ovvero la creazione di risparmi netti. Tale aumento del risparmio verrebbe compensato a sua volta nel lungo periodo (!) da un aumento dei consumi più che proporzionale rispetto alla crescita dei redditi.

In altre parole, anche ipotizzando la riuscita del tentativo di aggiustamento dei conti pubblici greci, ciò avverrebbe creando le premesse per una maggiore inflazione futura, vale a dire rendendo necessario in futuro la creazione di nuovo debito! Insomma, i problemi della Grecia comincerebbero con maggiore virulenza proprio quando essa avrà rimesso a posto i conti pubblici!

Aggiungo inoltre che un aumento dei consumi futuri sarà possibile solamente (!) ipotizzando un aumento (!) dei tassi nominali di interesse: infatti, se i tassi di interesse non variassero, non ci sarebbe alcun incentivo a rinviare al futuro il consumo attuale, e pertanto il programma così ambizioso concordato dalla Grecia con l’EU sarebbe di fatto inapplicabile.

Ancora convinti che gli Eurocrati abbiano trovato la “pallottola d’argento”? Siamo sicuri che questo programma di aiuti non ponga pressioni sulla politica monetaria BCE?

[Proprio di oggi è la notizia che la BCE ha sospeso i requisiti minimi di ammissibilità a operazioni di credito con la BCE, in modo da consentire alla Grecia il rifinanziamento presso la BCE in ogni caso. Cfr. Marketwatch “ECB suspends rating threshold for Greek debt”]

Matteo Olivieri

>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.

2 commenti:

  1. Accolgo con favore l'articolo apparso oggi su LA STAMPA, 4 Maggio 2010: "Grecia: secondo Moody's il piano di aiuti non risolvera' la crisi" (http://finanza.lastampa.it/Notizie/0,390577/Grecia_secondo_Moody_s_il_piano_di_aiuti_non.aspx), in cui così si scrive: "In un'intervista a Reuters il dirigente dell'agenzia di rating Moody's, Tom Byrne, ha dichiarato che il piano di aiuti promosso da UE/FMI da 110 miliardi di euro non puo' essere una soluzione definitiva per la crisi in Grecia. Secondo Byrne il punto cruciale per superare la crisi sara' quello di verificare se il paese ellenico sara' in grado di risanare il debito con le manovre promosse dal Governo di Atene, tenendo uniti i vari gruppi sociali".
    Cfr. anche l'articolo in inglese sul sito REUTERS http://www.reuters.com/article/latestCrisis/idUSSGE6430BU

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  2. Segnalo un altro interessante articolo su CNBC, di oggi 4 Maggio 2010 "Traders Say Greek Bailout Is Useless" (Per gli operatori di Borsa il salvataggio greco è inutile, ndr) http://www.cnbc.com/id/36937079
    Tra le argomentazioni addotte, la paura che il piano di austerità deciso non (!) venga implementato nella realtà, trattandosi di fatto di una "no-win situation".

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