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mercoledì 21 aprile 2010

Ciao, ti presento il Dr. Morte!


Cosenza (Italy), 21 Aprile 2010

Quando è lui a parlare, le campane suonano a lutto…

Nouriel Roubini, Professore di Economia alla New York University, è soprannominato nell’ambiente “Dr. Doom”, poiché si è fatto la fama del “Dr. Morte”!

Nell’articolo CNBC di oggi 21.04 “Sovereign Debt Crisis Likely to Spread: Roubini”, il Prof. Roubini sottolinea come la crisi finanziaria che è iniziata in Grecia, si stia oramai diffondendo a molte altre economie dei Paesi OCSE. Il motivo è l'elevata crescita del debito pubblico, che mette a rischio ogni tentativo di crescita economica. I paesi maggiormente interessati sono – a detta di Roubini – i c.d. Paesi 'PIIGS' (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna), ma anche gli Stati Uniti.

Realtà o esagerazione?
La seguente tabella del quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, che mostra il rapporto percentuale Debito Pubblico/PIL alla fine del 2009 (fonte: OECD), sembrerebbe dare ragione al Prof. Roubini!



Tuttavia, io non sono completamente (!) d’accordo con questa affermazione: se certamente è vero che il debito pubblico nelle maggiori economie mondiali sta raggiungendo livelli esplosivi, occorre tenere sempre bene in mente la netta distinzione tra debito pubblico domestico e debito pubblico estero.

La percentuale di debito pubblico detenuto da paesi esteri è certamente indicativa dell'immagine di solidità finanziaria di cui un paese gode all’estero, nonché della sua futura capacità di indebitamento.

In questo senso la tabella relativa alla percentuale di solo debito pubblico estero come percentuale del PIL (vedi sotto), mostra una situazione notevolmente differente: Portogallo, Spagna, Italia e Grecia non sono messi male più di tanto, se paragonati ad altre economie.




In effetti, da una lettura incrociata delle due tabelle, si evince come sono altre le economie che dovrebbero destare maggiori preoccupazioni (p.e. l’Irlanda, che ha un livello estero di debito pubblico del 1.3520% rispetto al PIL). Interessante al riguardo notare come tra le economie europee (!) del G7, l’Italia è quella col minore rapporto Debito Pubblico Estero/PIL!

Quanto al resto, anche il Prof. Roubini è dell'idea che il pacchetto di aiuti alla Grecia non risolverà i problemi finanziari della Grecia. La ragione di questa affermazione va ricercata nel fatto che gli aiuti EU non mirano a risolvere i problemi strutturali greci, che sono invece causati da perdita di competitività, alta crescita dei salari e dei costi del lavoro (tali addirittura da superare la crescita della produttività), così come pure da politiche fiscali indisciplinate e, non ultimo, dall’apprezzamento dell’Euro nel periodo 2002-2008.
A detta di Roubini, l’Europa nel 2010 crescerà solo dell 0,9%, una performance deludente rispetto al 2,8% degli USA, all’8,2% dell’Asia (escluso il Giappone), e al 4% dell’America Latina.

Matteo Olivieri


>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.

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