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sabato 17 aprile 2010

"Ma liberaci dal male....."


Cosenza (Italy), 17 Aprile 2010

Non avevano tentato di farci credere giusto la settimana scorsa che il peggio della crisi fosse ormai passato, che le Borse in risalita preannunciassero una ripresa dell’economia mondiale, e che il pacchetto di salvataggio della Grecia avesse definitivamente scongiurato il rischio di insolvenza e di contagio ad altre economie europee?

Ecco allora una bella dose di notizie poco incoraggianti, giusto per ricordarci che non è una rondine che fa primavera!


  1. Wirtschaftswoche 16.04 „Dramatische Preisschwankungen bei Rohstoffen“ ("Drammatiche variazioni nei prezzi delle materie prime", ndr), dove si sottolinea come l’attuale elevata volatilità segnala prezzi in salita e maggiori rischi nella pianificazione di nuove attività economiche, il che agisce come un freno sugli investimenti futuri. Tra le cause di tale volatilità l’articolo cita oltre i fattori tradizionali come la congiuntura economica, l’ammontare delle riserve e la capacità produttiva potenziale, anche i nuovi “attori di mercato”, tra cui speculatori, fondi di investimento, assicurazioni e casse pensionistiche, che con i loro investimenti nel settore delle materie prime, cercano di diversificare meglio i propri rischi;

  2. Reuters 16.04, “Consumer Mood Unexpectedly Worsens in April”, dove si sottolinea come le aspettative dei consumatori (c.d. sentiment) misurato dal sondaggio dell’University of Michigan è sceso ai minimi dell’anno. Nell’articolo si dice che il “Consumer sentiment is seen as a proxy for consumer spending, which fuels about 70 percent of the U.S. economy” (“l’indice è un’approssimazione della spesa dei consumatori, la quale rappresenta circa il 70% dell’economia americana”, ndr);

  3. Sul fronte dei fondi immobiliari continua la catena di perdite e svalutazione dei portafogli:  

    1. Business Week, 14.04 “Morgan Stanley Said to Lose 61% on Real Estate Fund (Update1)”: Morgan Stanley dichiara di aver perso il 61% del valore del proprio fondo immobiliare;

    2. Handelsblatt, 16.04 “Auch Goldman-Fonds erleidet Milliardenverlust”: anche la banca d’affari Goldman Sachs, colosso di Wall Street, dichiara problemi immensi nel settore dei fondi immobiliari, con perdite pari al 98% del proprio portafoglio immobiliare (cfr. anche
      Financial Times 16.04 “Goldman Real Estate Fund Lost 98 Cents on the Dollar”). Inoltre, da calcoli effettuati dal Congresso U.S.A. pare che addirittura un terzo delle banche degli Stati Uniti siano a rischio a causa dei mutui immobiliari. 

  4. A complicare le cose, pure le eruzioni del vulcano islandese, che spargendo di ceneri i cieli di mezza Europa, rischia di mandare in tilt il traffico aereo europeo per mesi e di costare milioni di dollari al giorno alle economie europee (cfr. Bloomberg 17.04 “Icelandic Eruptions May Disrupt Air Travel for Months (Update2)”.
Queste notizie non fanno che confermare la drammaticità del momento. Svalutazioni di questa portata avrebbero conseguenze a catena, producendo immense perdite sui bilanci privati e pubblici. Il pericolo di cronica distruzione di base monetaria è acuto. Nonostante la buona volontà dei Governi e delle Banche Cetrali di pompare denaro nell'economia, la portata di ciò che incombe sul nostro futuro è molto più consistente!

Matteo Olivieri


>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.

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