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mercoledì 14 aprile 2010

"Me e Mr. Soros"


Cosenza (Italy), 14 Aprile 2010

Se c'è una cosa che unisce me e George Soros, il leggendario investitore che nel 1992 obbligò le autorità inglesi a svalutare la Sterlina e a uscire dal Sistema Monetario Europeo, non sono di certo i miliardi nè la fama. Forse però condividiamo la prospettiva che questa crisi finanziaria sembra aver assunto, cosa che ci ammette di diritto nel ristretto club di voci fuori dal coro!

In un articolo apparso oggi su CNBC «George Soros Warns About Greek 'Debt Spiral'», George Soros sostiene che il pacchetto messo a punto dall'UE non è sufficiente a salvare la Grecia.
Egli sottolinea che il tasso del 5% a cui l'UE offrirebbe credito alla Grecia è migliore di quello che i mercati sono disposti a concedere. Per questo motivo, ci sono timori fondati che i mercati non siano disposti a tollerare a lungo tassi così bassi, e che quindi la Grecia possa cadere in una nuova spirale del debito.
Un'altra voce importante fuori dal coro, che si aggiunge a quella già espressa dal colosso mondiale degli investimenti obbligazionari PIMCO (cfr. mio ultimo post).

Condivido pienamente questa analisi e aggiungo che - a mio avviso - siamo ancora molto lontani dalla ripresa economica! Anche durante la Grande Depressione ci furono molti segnali incoraggianti, anche se le notizie deludenti non tardavano ad arrivare.

Ovviamente ognuno di noi auspica una pronta ripresa, ma i pericoli di un acuirsi della crisi (c.d. double dip) sono dietro l'angolo. E' bene dunque stare vigili e informati.
Come si manifesterebbe dunque questa "spirale del debito"? A mio avviso in 10 mosse!
Proviamo ad immaginare la struttura tipica dei bilanci societari: ATTIVITA' = PASSIVITA' + PATRIMONIO NETTO.

1) I minori corsi dei titoli obbligazionari CAUSANO perdite in conto capitale;
2) Le perdite in conto capitale CAUSANO un minore patrimonio netto;
3) Il minore patrimonio netto CAUSA un minore attivo patrimoniale;
4) Il minore attivo patrimoniale CAUSA minori crediti (oltre che minori investimenti e consumi);
5) I minori crediti CAUSANO minori vendite;
6) Le minori vendite CAUSANO minori ricavi;
7) I minori ricavi CAUSANO minori entrate;
8) Le minori entrate CAUSANO minore liquidità nel sistema;
9) La minore liquidità nel sistema CAUSA una cronica anemìa economica, con conseguente incapacità di rifinanziare dosi crescenti di debito (tanto più che i tassi di interesse delle Banche Centrali occidentali sono vicini allo zero);
10) La cronica anemìa di liquidità nel sistema è un effetto collaterale della deflazione!

Ecco un motivo in più per cominciare a immaginare soluzioni per uscire dalla crisi che non passino necessariamente dall'emissione di maggior debito! Uno sforzo di immaginazione notevole, visto che implica il ripensamento del tradizionale paradigma economico di crescita attraverso il debito (cfr. il Teorema di Modigliani-Miller sulla irrilevanza della struttura finanziaria)!


Matteo Olivieri


>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.

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