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sabato 10 aprile 2010

Crisi finanziaria, da adesso è solo un problema di pura logica!



Cosenza (Italy), 10 Aprile 2010

Dopo il downgrade di ben 2 gradini effettuato venerdi da Fitch, la Grecia si trova al livello di investimento BBB-, il minimo prima del grado "significativo" di rischio.

I mercati hanno cominciato a diventare insofferenti, e già da qualche giorno da più fonti (lo stesso Fitch addirittura da giovedi!) si richiede alla Grecia di utilizzare i fondi messi a disposizione dal FMI e dall'UE.
Per eccellenti resoconti sulle ultime vicende, posso senz'altro rinviare ai seguenti articoli:

1) The Economist 8.4 "Greece's deepening debt crisis. The wax melts"
2) ILSOLE24ORE 10.4, "Mini-sconto sui tassi per Atene"
3) Die Welt, 9.4 "Überschuldung. EU-Unterhändler einig über Griechenland-Rettung"

In particolare, l'articolo del DIE WELT cita apertamente che l'accordo di Bruxelles del 25 Marzo u.s. non chiarisce affatto come l'Europa dovrebbe intervenire. In particolare si sottolinea come l'accordo in questione abbia addirittura confuso gli operatori finanziari!
Questo è il motivo per cui domani pomeriggio i rappresentanti dei Paesi Europei decideranno come concretizzare nei dettagli l'accordo di Bruxelles, vale a dire definire l'ammontare di risorse disponibili e il tasso di interesse da applicare.

Fin qui la cronaca, veniamo ora all'economia!

Sul piatto ci sono più alternative, tra cui se i tassi di interesse sui prestiti da applicare debbano essere superiori (cfr. Reuters 9.4 "Euro zone would charge Greece more than 6 percent: sources"), inferiori (cfr. Reuters 9.4 "Greece needs discount from Germany: Soros) o uguali (Reuters 9.4 "Germany has no doubt Greece can refinance its debts") ai tassi di mercato.

Le mie conclusioni sono semplici. Se i tassi di interesse offerti dall'UE e dal FMI sono:

a) SUPERIORI a quelli di mercato, la Grecia non avrebbe alcun interesse a indebitarsi con questi: questa alternativa mi sembra pertanto poco convincente;

b) UGUALI a quelli di mercato, la Grecia non avrebbe alcun interesse ad accettare tali fondi: anche questa alternativa mi sembra pertanto poco convincente;

c) INFERIORI a quelli di mercato, la Grecia non avrebbe più alcun interesse ad indebitarsi sui mercati finanziari internazionali (sulla stampa tedesca si dice che la UE avrebbe già disponibili per la Grecia 50 miliardi di Euro)....Questo aspetto è particolarmente rilevante, poichè il Governo Greco continua a dichiarare di avere in programma un tour negli USA, Asia e Medio Oriente per piazzare le nuove imminenti emissioni di titoli di Stato. Ma perchè continuare a indebitarsi a tassi di mercato se gli organismi internazionali sono disposti a finanziare a tassi inferiori?

Insomma, ancora una volta credo che ci si stia arrampicando sugli specchi, cercando di far quadrare il cerchio di opposte diplomazie. La Germania per esempio si è detta fermamente contraria a qualsiasi aiuto che abbia il sapore di "sovvenzione pubblica" (per questo motivo si è deciso di imporre un tasso di interesse sulle somme che la Grecia dovesse prendere a prestito); Francia e Italia si sono invece dette disposte ad aiutare la Grecia in ogni caso, per scongiurare possibili effetti a catena su altre economie europee, cosa che avrebbe effetti ancor più deleteri.

Quale che sia la decisione che si prenderà, il finale è a mio avviso già scritto: se la Grecia non accetterà quei soldi, finirà nel ciclone dei mercati finanziari; se invece li accetterà, quei denari non rifletteranno il rischio reale della Grecia, poichè saranno dati a condizioni fuori mercato, quindi di favore...e i mercati non mancheranno di reagire a tutto ciò!

Matteo Olivieri

>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.

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