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martedì 1 giugno 2010

«Macelleria sociale». "Due parole, Governatore Draghi!"



Cosenza (Italy), 1 Giugno 2010

Nel tradizionale messaggio annuale del Governatore della Banca d'Italia, quest'anno c'è stato un piccolo fuori programma che ha catalizzato l'attenzione dei media: un commento a braccio del Governatore Draghi, che non risulta altrimenti contenuto in alcun'altra parte del discorso.
Il quotidiano IlSole24Ore così riporta l'accaduto (cfr. 31 Maggio, "Draghi: «Evasori fiscali responsabili della macelleria sociale»"): "Tutta colpa dell'evasione per Draghi. Aggiungendo un passaggio a braccio alla sua relazione, il Governatore ha sottolineato che il nostro rapporto debito/Pil «sarebbe tra i più bassi della Ue» senza l'evasione. «Macelleria sociale è una espressione rozza ma efficace e io credo che gli evasori fiscali siano tra i responsabili»".

Insomma, l'elevata evasione fiscale presente in Italia è un fattore che neutralizza l'effettiva efficacia di gran parte delle politiche governative e che aggrava l'onere delle imposte a carico dell'economia legale, finendo di fatto per frenare la crescita.
Si tratta certamente di affermazioni corrette, anche considerando le recenti statistiche che stimano in 120 miliardi di Euro l'ammontare dell'economia sommersa italiana (cfr. IlSole24Ore, 24 Maggio "L'evasione sale a 120 miliardi - La crisi dà una spinta all'evasione fiscale"), ma - a mio avviso - non esaustive!
Infatti, la lotta all'evasione fiscale è solo uno (!) dei modi con cui rimettere a posto i conti pubblici, ma è senz'altro il più difficile, poichè è sfuggente per definizione...
Altre modalità che consentirebbero una immediata (!) crescita del Prodotto Interno Lordo e sarebbero quindi di più facile attuazione, sono:
  • Abolizione di privilegi statali, come per esempio i c.d. "aerei blu", (cfr. Corriere della Sera 17 Maggio "Gli annunci mirabolanti di Calderoli il tagliatore"), i cui costi si stimano superiori ai 65 milioni di Euro l'anno;
  • Abolizione di quote, dazi, tariffe: esempio tipico sono i piani tariffari telefonici differenti a seconda dei paesi europei; quote d'ingresso in certe facoltà universitarie che cozzano col principio di mercato unico (NB: Come mai non esistono tali quote negli altri sistemi universitari europei?). Tutte cose che creano code e razionamenti sul mercato;
  • Eliminazione di ogni forma di sovvenzionamento del mercato (c.d.sussidi), come per esempio il finanziamento pubblico a giornali di partito, ognuno dei quali riceve denaro indipendentemente dalla qualità di ciò che scrive:.

Tutte queste azioni sono caratterizzate dal rendere il costo differenze dal prezzo di mercato, e pertanto producono quelle "distorsioni dei mercati", causa principale dell'impoverimento sociale!
Queste riforme sarebbero peraltro a "costo zero", ma a quanto pare nessuno le prende seriamente in considerazione, forse perchè vige ancora il vecchio dogma dell'opposizione netta tra Stato e Mercato, per cui è solo lo Stato che deve prendersi cura del benessere degl individui (detto anche "paternalismo").
I punti che segnalo sono intesi solo come modo per allargare la discussione pubblica su temi di interesse sociale, e mostrare che la pur doverosa (!) lotta all'evasione è una tra le tante soluzioni possibili al problema della crescita economica.

Matteo Olivieri

>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.

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