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giovedì 3 giugno 2010

Cosa attenderci dall'Euro?


Cosenza (Italy), 3 Giugno 2010

In questi giorni mi sono imbattuto in analisi estremamente interessanti delle prospettive a medio termine riguardanti il cambio Euro/Dollaro, ma sono rimasto alquanto perplesso. Ho infatti constatato l’assenza di un consenso diffuso tra analisti e, soprattutto, la contemporanea presenza di ben 3 scenari alternativi!

  1. L’Euro è destinato ad apprezzarsi: [cfr. FAZ 24 Maggio, “Im Gespräch: Dirk Schumacher, Goldman Sachs „Der Euro steigt bis August auf 1,35 Dollar“, A colloquio con Dirk Schumacher, Goldman Sachs “L’Euro sale fino ad Agosto a 1,35 Dollari, ndr]. L’articolo sottolinea come l’irrequietezza dei mercati sia destinata a riassorbirsi e che al contrario emergeranno chiaramente le prospettive di crescita finora passate inosservate. Inoltre, si da per possibile un aumento dei tassi di interesse europei (ma non negli USA!) all’inizio dell’anno prossimo, sebbene non a causa della ripresa dell’inflazione quanto piuttosto del consolidamento dell’economia.
  2. L’Euro è destinato a rimanere costante: [cfr. CNBC 2 Giugno, “Yen Hit on Renewed Risk Taking, Euro Steady”, Lo Yen colpito a causa dell’aumento di rischi, l’Euro stabile, ndr]. L’articolo segnala che sebbene ci siano segnali che lo Yen possa diventare di nuovo la moneta veicolo di arbitraggi internazionali (c.d. carry trades), le recenti dimissioni del primo ministro giapponese e la notizia che il suo possibile successore si impegnerebbe contro un eccessivo apprezzamento dello Yen, lasciano supporre che l’Euro rimarrà sostanzialmente immutato rispetto al Dollaro. Anche nell’articolo Reuter 2 giugno “ECB's Noyer: Euro Exchange Rate Not Unusually Low”, si sostiene che l’attuale tasso di cambio tra Euro e Dollaro è circa pari alla media degli ultimi dieci anni. Pertanto esso non è in alcun modo da considerarsi ad un livello inusualmente basso (“The current exchange rate of the euro against the dollar is at about the average of the last ten years. That is by no means an unusually low level," Noyer, who is also governor of the Bank of France, was quoted as saying).
  3. L’Euro è destinato a deprezzarsi: [cfr. CNBC “Euro to Go Under $1.20: Gartman”, L’Euro destinato ad andare sotto 1.20Dollari: Gartman]. Nell’articolo si sostiene che i problemi dell’Europa non sono di facile soluzione e questo avrà effetti sulla sua crescita.
Insomma, si tratta di 3 scenari del tutto incompatibili!

Ho provato a dare uno sguardo alla situazione attuale dei tassi di cambio a pronti e a termine, che risulta essere: 

• Tasso di cambio a pronti è: 1.2169
• Tasso di cambio a termine è:
  • Giugno 2010: 1.2175 USD 
  • Settembre 2010: 1.2186 USD
  • Dicembre 2010: 1.2169 USD
  • Marzo 2010: 1.2275 USD

Questo vuol dire i mercati si attendono un apprezzamento dell’Euro contro il Dollaro fino all’estate, seguito poi da un lieve deprezzamento in inverno. E’ forse il preludio ad un aumento dei tassi di interesse già in estate?
Matteo Olivieri

>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.

1 commento:

  1. Interessante articolo a sostegno della tesi dell'"Euro forte":
    CNBC, 4 Giugno 2010 "Euro May Rise to $1.60 Due to Austerity: Economist".
    Il rafforzamento dell'Euro è spiegato come reazione alla misure di austerità europee volte al contenimento del debito.

    Al contrario, l'articolo CNBC del 2 Giugno 2010 "Charts: Euro to Fall to Parity and Below vs Dollar" appoggia l'idea opposta di un "Euro debole", addirittura fino ad un livello di 0.90USD, come nel periodo 2000-2001.

    Matteo Olivieri

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