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martedì 8 giugno 2010

Euro: «Perchè non parli?»


Cosenza (Italy), 8 Giugno 2010

In un mio precedente post avevo azzardato alcune previsioni sull'andamento dei tassi di cambio di Euro, Dollaro USA, yen giapponese e Franco Svizzero. Alcune di esse si sono effettivamente realizzate (mi riferisco alle previsioni del tasso di cambio Euro/Franco Svizzero e a quello Euro/Yen Giapponese, vedi qui), altre no: quest'ultimo è il caso del tasso di cambio Euro/Dollaro. In particolare, io avevo segnalato un possibile apprezzamento, mentre nella settimana si è assistito ad un marcato deprezzamento, che ha spinto il cambio addirittura ai minimi da 4 anni.
Di seguito una brese rassegna stampa:
Quali le cause?
  1.  La notizia diffusa dal  nuovo Governo Ungherese di possibili manipolazioni nella contabilità nazionale del precedente governo ha provocato una nuova ondata di sfiducia nell'Euro (cfr. Bloomberg 7 Giugno "Hungary Pledges Budget Control, Structural Changes (Update2)";
  2. La difficoltà delle banche europee a prestarsi denaro ha (cfr. Bloomberg 7 Giugno "Spreading European Fiscal Crisis Hurts Banks: Credit Markets") ha fatto aumentare la volatilità dei mercati in Europa e i differenziali dei tassi sui titoli di debito pubblico decennali rispetto al bund tedesco;
  3. Il contagio sembra estendersi a paesi dell'Europa dell'Est (p.e. Romania e Lettonia);
  4. Un curioso episodio riportato dall'Handelsblatt, secondo il quale il Primo Ministro Francese Francois Fillon avrebbe usato - a proposito dell'Euro - il termine "paritè" nel significato di stabile, non in quello di cambio 1 a 1 col Dollaro ("Talfahrt geht weiter: Euro unter 1,20 Dollar"): i mercati avrebbero frainteso e ne sarebbero seguite ondate di vendite.
Ad ogni modo continuo a ritenere la mia posizione giusta, tanto è vero che i contratti future sull'Euro indicano ancora un apprezzamento nei confronti del Dollaro nei prossimi mesi. A mio avviso questo può essere determinato da due cause (una delle quali da me già più volte sostenuta):
  • Arbitraggi e fuga di capitali Europei verso altri paesi (p.e. Svizzera, cfr. FAZ 6 Giugno "Geldanlage, Die Flucht in die Schweiz - einmal anders");
  • Interventi della Banca Centrale Europea attraverso acquisti di Dollari e vendita di Euro: potrebbe essere un'operazione di sterilizzazione di base monetaria conseguente all'acquisto di titoli di debito pubblico europei?
La tendenza all'apprezzamento dell'Euro è tuttavia fuori discussione. Un recentissimo articolo sostiene poi che la caduta dell'Euro si è fermata e che forse molte delle recenti perdite verranno coperte (cfr. Handelsblatt 7 Giugno "Schuldenkrise: Euro steigt nach dem Vier-Jahres-Tief")...staremo a vedere!

Matteo Olivieri

>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.

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