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mercoledì 16 giugno 2010

Stabilità dei mercati: scommettere tutto sul 17 nero!


Cosenza (Italy) 16 Giugno 2010

Come volevasi dimostrare: il tasso Eonia è nuovamente schizzato alle stelle, ad un valore più del doppio del tasso usuale. E' il sito ufficiale Euribor a pubblicare oggi i dati Eonia riferiti a ieri, dati che ho provato a mettere insieme su un'unica tabella.



Al di là del fatto che prevedere questi salti dà vita a  numerose possibilità di arbitraggi, la dimensione dell'aumento dei tassi Eonia, è a mio avviso un segnale che:
  • Sono sempre meno le banche sane che riescono a prestare denaro alle banche in sofferenza;
  • La BCE pur rifornendo di grandi quantità di denaro l'intero sistema bancario, probabilmente potrebbe fare ancora di più per evitare "salti" così accentuati.
Le banche in sofferenza hanno così docuto pagare ad un tasso dello 0,665% i fondi presi a prestito per una sola notte! Si tratta di una cifra considerevole, soprattutto se si considera che il tasso di rifinanziamento per una settimana presso la BCE è dell'1%.

Cosa succederà ora? E' evidente che le banche hanno coperto i loro depositi, ma a questo punto dovranno restituire il denaro. Come fare? Esistono diversi modi, alcuni dei quali sono:
  • Vendere asset pregiati (tipicamente bond liquidi) per ripagare il debito: ovviamente, questa soluzione indebolirebbe ancor di più i bilanci delle banche in sofferenza, poichè si ritroverebbero un portafoglio titoli sempre più fragile;
  • Investire eventuale liquidità in titoli o valute a più alto rendimento: ovviamente, questa soluzione presuppone la possibilità di arbitraggi su valute;
  • Ricorrere sempre più al mercato dei titoli derivati (p.e. acquistando futures, nella convinzione che il prezzo futuro di mercato sia più alto del prezzo future attuale!): la soluzione sposta il problema di liquidità al prossimo futuro (in genere, 3-6 mesi), nella speranza che si possa approfittare della congiuntura economica.
Se questa analisi è giusta, domani dovremmo osservare sui mercati:
  1. Tendenziale deprezzamento dell'Euro rispetto al Dollaro: infatti, la conseguenza del ragionamento sarebbe una ripresa delle vendite di Euro e l'acquisto di valute;
  2. Tendenziale aumento degli spread sui titoli obbligazionari europei (eccezion fatta per quelli tedeschi, ?!);
  3. Possibile aumento delle Borse: infatti, il denaro che esce dai bond sta rifluendo sui mercati borsistici.
Questa interpretazione è a mio avviso coerente con alcuni articoli di stampa:
  • 11 Giugno FAZ "Finanzmärkte Asiatische Staaten schaffen sich Währungsvorteile": nell'articolo si sotiene che la correzione dell'Euro nei confronti del Dollaro degli ultimi giorni ha normalizzato i mercati, ma sta spingendo i paesi asiatici a nuove misure per indebolire artificiosamente le loro valute;
  • 14 Giugno FAZ "Finanzmärkte, Kurzfristige Kursgewinne für den Won": l'articolo dimostra come al momento esistano possibilità di guadagni di breve periodo sul Won Sud-Coreano, che ultimamente si sta apprezzando molto;
  • 16 Giugno FAZ "Interner Bericht, EU-Kommission warnt vor Rohstoffmangel": nell'articolo si sostiene che l'Unione Europea ha lanciato un allarme per quanto riguarda alcune materie prime largamente usate nell'industria (Magnesio, Grafite, Cobalto e Platino), che stanno diventando rare, a causa della quadruplicazione della loro domanda sui mercati internazionali. Ciò potrebbe causare problemi di sotto-fornitura ed essere un indizio di inflazione (!) nei paesi principali produttori Cina, Russia, Brasile e Congo;
  • 16 Giugno Reuters "Europe Recession Next Year 'Almost Inevitable': Soros": nell'articolo si cita il commento di George Soros, secondo cui l'Europa attraverserà inevitabilmente un periodo di recessione il prossimo anno e lunghi anni di stagnazione a venire, dal momento che gli interventi dei politici europei hanno causato finora solo una "spirale negativa". A detta di Soros tale spirale negativa è causata da una contraddizione insita nei meccanismi europei, poichè non si può richiedere a tutti i paesi di essere allo sesso tempo creditori, con un surplus commerciale (cioè, esportazioni maggiori di importazioni, ndr) senza che qualcun altro sia in deficit. Soros poi aggiunge: "The crisis of the euro could actually have the potential of destroying the European Union".
  • 16 Giugno FAZ "Im Gespräch: Bob Janjuah, „Der wahre Test für Europa kommt erst noch“": nell'articolo si riporta il commento dell'economista Bob Janshua (Royal Bank of Scotland) secondo cui la soluzione alla crisi è ancora lontana a venire. Una osservazione fatta ricollega al mio profetico articolo del 2005: il dollaro è destinato ad apprezzarsi perchè gli attori del mercato di paesi non facenti parte dell'area Dollaro hanno un deficit di Dollari, soprattutto gli europei. Fino a quando questi vogliono ridurre le loro posizioni di debito e ridurre i loro bilanci, devono acquistare dollari (cfr. "Marktteilnehmer aus dem Nicht-Dollar-Raum haben faktisch ein Dollardefizit, vor allem europäische. Sobald sie Positionen abbauen und ihre Bilanzen schrumpfen wollen, müssen sie Dollar kaufen");
  • 16 Giugno CNBC "Pimco Bond Guru Bill Gross Moves into Equities": nell'articolo si cita il commento di Bill Gross, Capo Investitore di Pimco, leader mondiale negl investimenti finanziari, secondo il quale è tempo di investire in azioni non più soltanto in obbligazioni. In particolare sostiene che le azioni siano al momento più convenienti delle obbligazioni, pur essendo sane quanto (se non più delle) obbligazioni!
Domani, 17 Giugno, è il grande giorno...a mio avviso sarà un giorno nero. Sono curioso di vedere cosa succede!

Matteo Olivieri


>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.

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