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martedì 15 giugno 2010

Crisi finanziaria, fuoco sotto la cenere?


Cosenza (Italy), 15 Giugno 2010

La settimana si è aperta con diverse buone notizie: la Borsa ha aperto in terreno positivo (cfr. ), la Banca Centrale Australiana ha mantenuto i tassi di interesse invariati segnalando che i problemi dell'Euro potrebbero avere ripercussioni sull'economia globale e causare maggiore inflazione domestica (cfr. Reuters 14 Giugno "Australia Pauses Rate-Hike Cycle, Watching Europe"), i mercati finanziari rimangono calmi pur di fronte ad un nuovo downgrade della Grecia (cfr. Wall Street Journal 15 Giugno "Markets Take Latest Greek Downgrade Calmly".

Nonostante ciò, altre nubi si addensano all'orizzonte:
  • FAZ 15 Giugno "Kreditkrise, Spanische Banken kommen kaum noch an Geld" (Crisi finanziaria, le banche spagnole accedono ancora per poco al denaro, ndr): nell'articolo si sostiene che i bilanci delle banche spagnole sono ancora pieni di crediti immobiliari in rapido deterioramento e, pertanto una nuova serie di svalutazioni dei crediti è incombente. Una dimensione del problema è data dalla seguente tabella, in cui il peso del settore immmobiliare è enormemente superiore a quello di altri settori dell'economia (Fonte: FAZ):

  • Reuters 15 Giugno "Japan Holds Rates, Details $33 Billion New Loan Scheme": nell'articolo si
    riporta che, pur avendo la Banca Centrale Giapponese deciso di mantenere i tassi di interesse stabili, in realtà ha approvato un nuovo schema di finanziamenti destinato alle banche commerciali (!) di ben 33 miliardi di Dollari, per finanziare industrie con potenziale di crescita. Il nuovo schema, che si sostanzia in un vero e proprio "stimolo monetario" sotto forma di mutui bancari, sarà attivo da Agosto ed avrà un tasso di interesse dello 0.1% con scadenza un anno ("The BOJ last month outlined the new loan program, under which it will offer one-year loans at 0.1 percent interest to banks that will fund projects in industries with growth potential").
  • The New York Times 14 Giugno "Fed Study Hints Rates to Stay at Record Lows Until 2012": nell'articolo viene citato un recente studio di alcuni economisti della FED di San Francisco, secondo i quali i tassi di interesse USA rimarranno stabili fino alla fine del 2012. Lo studio, pur non rappresentando la posizione ufficiale della FED, sostiene che un aumento dei tassi USA peggiorerebbe ancora di più la disoccupazione.
Insomma, altri 33 miliardi di dollari ad un tasso dello 0,1% in arrivo da Agosto dal Giappone in cerca di rendimenti più elevati da qualche parte in Occidente? L'uscita di Euro dall'Europa (cfr. Faz 11 Giugno "Wechselkurseffekt, Euro-Schwäche begünstigt Auslandsanlagen") e l'ingresso di capitali stranieri porterà ad un deprezzamento ulteriore dell'Euro? E poi, tassi di interesse così bassi negli USA e in Giappone saranno forse causa di nuove bolle speculative o di un nuovo eccessivo livello di indebitamento, se non addirittura di una maggiore "speculazione" delle banche? Staremo a vedere....

Matteo Olivieri

>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.

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