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lunedì 21 giugno 2010

Crisi europea e prospettive dello Yuan cinese


Cosenza (Italy), 21 Giugno 2010

A giudicare dalla risonanza dei media internazionali, le opinioni espresse da Nouriel Roubini (cfr. reuters 19 Giugno "China Forex Move Could Thwart US Hopes: Roubini") rimangono la voce di uno che grida nel deserto: la valuta cinese si apprezza timidamente rispetto al valore di 6.83 Yuan rispetto al dollaro USA.
Tanto è bastato per far gridare di gioia la stampa tedesca (cfr. "Aufwertung des Yuan, Deutsche Wirtschaft hofft auf Rückenwind"), che vede in uno Yuan più caro maggiori possibilità di guadagni per gli esportatori tedeschi, soprattutto per quanto riguarda le macchine agricole, che diverrebbero improvvisamente più convenienti per i cinesi. "La competitività di prezzo delle nostre merci - si sostiene - si accrescerà. Per questo motivo, le esportazioni aumenteranno" (cfr. "Die preisliche Wettbewerbsfähigkeit unserer Waren nimmt zu. Unsere Exporte werden deshalb anziehen.").

In FAZ 21 Giugno 2010 "Flexibilisierung des Yuan, Ist die Ankündigung ernst gemeint?" si sostiene che i mercati dei Contratti a Termine tra Dollaro statunitense e Yuan cinese segnano un ulteriore apprezzamento del 9% nei prossimi 4 anni. Da cosa deriva questo apprezzamento? L'articolo in questione suggerisce dall'enorme afflusso di denaro che continua ad arrivare in Cina da anni, sotto l'euforia di stratosferici tassi di ritorno degli investimenti.
Io aggiungerei anche da inflazione ben più grave di quanto comunemente ritenuto.
L'ammontare di moneta (c.d. hot money) fluita in primo luogo in iniziative private, è poi finita sotto forma di riserve della Banca Nazionale Cinese, accrescendone enormemente l'ammontare.
La Banca Nazionale Cinese ha poi fornito credito a basso costo al sistema bancario cinese, il quale tuttavia lo ha investito in progetti a scarsa produttività (soprattutto nel settore immobiliare), che hanno finito per trasformare in spreco di denaro l'ammontare investito. Il risultato odierno è che la Cina è preda ad una grave inflazione e sotto la minaccia continua di una spirale recessiva, che ha in parte aumentato la quota di indebitamento e di importazioni, in parte aumentato la massa monetaria.

Prova ne sono - a mio avviso - le seguenti statistiche (Fonte: FAZ):

1) Cina: Afflusso di moneta negli anni precedenti

2) Cina: Afflusso stimato di "moneta calda" (i.e. a fini speculativi)


3) Cina si confronta con uno shock di prezzi da importazioni


4) Crescita economica cinese


5) Cina: Crescita dei prezzi delle abitazioni e sviluppo dei tassi di interesse

6) Cina: Superfici immobiliari vendute


7) Cina: Nuovi crediti e crescita della quantità di moneta

Così, la decisione di sganciare lo Yuan dal Dollaro USA (ammesso che alla dichiarazione ufficiale segua un riscontro concreto!, ndr) è a mio avviso un modo per arginare la crescita della base monetaria dovuto all'inflazione interna. Questa, sia pure al momento in caduta (cfr. figura 7), ha ancora una crescita del 22% annuo...un livello eccezionalmente elevato se paragonato al target del 2% della BCE!

Lasciar apprezzare lo Yuan equivale a dire cercare di riassorbire l'inflazione interna, concedendo minori crediti al sistema bancario cinese, e restringendo così la base monetaria! Questo rappresenta un aspetto critico, poichè potrebbe gettare l'economia cinese in profonda recessione!

L'apprezzamento dello Yuan ha in ogni caso un altro lato negativo della medaglia: ovvero, le importazioni cinesi diverrebbero più onerose in Occidente! Ciò potrebbe in parte aggravare anche la recessione di molte economie europee, che - finora - hanno abbondantemente usufruito dei bassi prezzi cinesi per far fronte alla crisi. Poichè le importazioni cinesi diverrebbero più costose (p.e. elettronica, tessile, macchinari), potrebbero crearsi maggiori future spinte inflazionistiche in Europa....con conseguente maggiore necessità di indebitamento!
Inebitarsi con chi? La Cina è al momento uno dei paesi al mondo con maggiori riserve valutarie. Logico quindi supporre che un deprezzamento dell'Euro dovuto a maggiore inflazione porti alla necessità di un maggiore apprezzamento dello Yuan cinese!
Pertanto, ad un deprezzamento dell'Euro nei confronti del Dollaro USA, dovrebbe far seguito un apprezzamento ancora maggiore dello Yuan cinese rispetto al Dollaro....il contrario di quel che Nouriel Roubini sostiene nell'articolo da me citato in apertura, ma coerentemente con le attuai previsioni a termine dei mercati finanziari!

Ancora convinti che l'apprezzamento dello Yuan sia un balsamo per le economie europee?

Matteo Olivieri

>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.

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