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lunedì 22 marzo 2010

Ecco perchè alla fine vincerà il FMI...



Cosenza (Italy), 22 Marzo 2010

Ore concitate. Una bella sintesi degli accadimenti di queste ultime ore è riassunto nell'articolo dell'Handelsblatt "Merkel schickt Märkte auf Talfahrt" (Merkel manda i mercati al tappeto, ndr), dove si sotiene addirittura che le esternazioni di oggi del Cancelliere Tedesco, pensate per rasserenare i mercati finanziari, abbiano ottenuto invece il risultato opposto: quello di far crollare l'Euro ai minimi nei confronti del Dollaro, e di aver fatto aumentare il rischio dell'intero sistema.

Al centro della discussione ancora una volta se a dover intervenire nei confronti della Grecia sia il Fondo Monetario Internazionale (FMI), i singoli Stati europei attraverso prestiti bilaterali, o l'Unione Europea nel suo complesso.

Un aiuto del FMI verrebbe di certo giudicato negativamente dai mercati, poichè darebbe il segnale che l'Euro-Zona non è in grado di risolvere autonomamente la crisi. Ciò creerebbe ovviamente ulteriore pressione sulle singole economie europee.

L'Europa ha certamente la possibilità di intervenire con aiuti finanziari (in fin dei conti si tratta di soli 54 Miliardi di Euro)...il problema è un altro: dare aiuti finanziari vorrebbe dire autorizzare implicitamente dei trasferimenti di produttività dai paesi ricchi a quelli poveri, una cosa che è irrealistica da attuare in un momento di crisi generalizzata come quella attuale. Oltre a ciò, prestare denaro ad una nazione sull'orlo della bancarotta, vorrebbe dire mettere a rischio il recupero degli stessi crediti, con conseguenze nefaste per le economie creditrici.

L'unica via d'uscita sinceramente praticabile sarebbe dunque il FMI, ma questo sancirebbe l'estinzione definitiva dell'Unione Monetaria Europea per come la conosciamo oggi: infatti ciò vorrebbe dire che l'Unione Europea non solo non è riuscita a far rispettare i criteri del Trattato di Maastricht, quanto non sarebbe neppure in grado di salvare le economie nel momento del bisogno.

Nel frattempo che le discussioni politiche procedono, il rischio di bancarotta per Grecia e Germania (!) aumenta in modo significativo. Se il 18 Marzo il rischio di bancarotta era stimato rispettivamente al 23.35% e al 2.42%, oggi è diventato rispettivamente al 27.06% e al 2.99%. Allo stesso tempo, la differenza di rendita tra i titoli di stato greci e i corrispettivi tedeschi è salito dai 328 punti base di venerdi ai 338 punti base di oggi.

Matteo Olivieri

>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.

1 commento:

  1. Dello stesso avviso nel Roubini Global Economics. Così si legge nello studio riportato qui di seguito:

    RGE Analysis: "Is a European Monetary Fund a Useful Complement to the IMF?"
    http://www.roubini.com/analysis/109795.php
    3/22/2010 12:00:00 AM | Last Updated

    «EXECUTIVE SUMMARY

    The current EMU framework is not prepared to deal with a debt rollover crisis of one of its members as there is no regional lender-of-last-resort mechanism in place. RGE recently advocated an IMF-led or joint IMF/EU financing package as the first-best solution as compared to an EU-only package. Both the potential size of any financing package and the need for credibility when enforcing conditionality argue in favor of looping in the IMF. In order to deal with a similar situation in the future, German finance minister Wolfgang Schaeuble laid out his plan for a new financial stability framework [...]»

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