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domenica 23 gennaio 2011

Previsioni settimana valutaria 23 - 28 Gennaio 2011

Cosenza (Italy), 23 Genaio 2011

Nelle ultime due settimana non sono stato molto bravo ad indovinare le previsioni del cambio Euro/Dollaro, anche se la percentuale complessiva di previsioni indovinate è sempre stata molto elevata. Questa settimana provo ad invertire la rotta. A mercati fermi, ecco le mie previsioni per la nuova settimana valutaria:
  • Apprezzamento dell'Euro sul Dollaro USA (FX), Franco svizzero, Dollaro australiano;
  • Apprezzamento del Dollaro USA su Yen giapponese (FX), Franco svizzero, Sterlina inglese;
  • Apprezzamento della Sterlina inglese su Euro;
  • Apprezzamento dello Yen giapponese su Euro (FX);
  • Apprezzamento del Franco svizzero su Sterlina inglese.
NB: unica incertezza riguarda il cambio Euro/Yen giapponese, che mostra elevate possibilità di arbitraggi sul mercato giapponese ed australiano, tuttavia parzialmente ridimensionate sui mercati europei.

AGGIORNAMENTI

Lunedi 24 Gennaio 2011: Ad oggi sono 7 su 9 le previsioni da me indovinate (pari al 77.77%). Uniche anomalie al momento il cambio Dollaro/Franco svizzero e Sterlina inglese/Euro. Buono il comportamento del cambio Euro/Dollaro USA; da tenere sotto controllo i cambi Euro/Franco svizzero, Dollaro USA/Yen giapponese e Dollaro USA/Sterlina inglese, sempre vicini ad azzerare i guadagni.

Martedi 25 Gennaio 2011: Giornata decisamente negativa per le mie previsioni, che risultano avverate soltanto nel 33.33% dei casi (pari a 3 su 9). In pratica solo i cambi Euro/Dollaro USA, Euro/Dollaro australiano e Franco svizzero/Sterlina inglese risultano avverati; tutti gli altri sono in territorio ampiamente negativo.

Giovedi 27 Gennaio 2011: Oggi sono 5 su 9 le previsioni sicuramente centrate (pari al 55.5%).
Uniche anomalie il cambio Euro/Franco svizzero, Dollaro/Franco svizzero, Sterlina inglese/Euro e Euro/Yen giapponese, quest'ultimo in veloce apprezzamento dopo la notizia di S&P del downgrade del Giappone ad AA- da AA, con la motivazione che al Paese manchi un piano coerente per affrontare il probleme del debito pubblico crescente (vedi CNBC "Euro Hits 2-Month Highs vs Dollar, Yen on ECB Comments": "The single currency also hit a two-month high against the yen, which fell broadly after S&P ratings agency downgraded Japan to AA minus from AA, saying the country's government lacked a coherent plan to tackle its mounting debt"). Tuttavia, i movimenti del Franco svizzero sembrano avere breve durata e forse già domani tornerà in terreno negativo.
Sabato 29 Gennaio 2011: La mia settimana valutaria si è conclusa ieri con 4 previsioni indovinate su 9 (pari al 44,4%). In pratica solo le mie previsioni numero 1, 6, 8 e 9 si sono verificate (il cambio Euro/Dollaro è tra queste!). Un risultato certamente non brillante, ma nemmeno da sottovalutare, considerate le turbolenze che si stanno avendo in molte parti del mondo a causa ell'aumento spropositato dei prezzi. Rivolte e proteste popolari stanno avendo impatti anche sui mercati finanziari (vedi per esempio Reuters 28/1 "End of cheap food era as grain prices stay high: Reuters poll": "While corn, soybean and wheat prices may dip by as much as 5 percent by the end of this year, compared to the end of 2010, that's scant relief after last year's up to 50 percent surge drove futures to their highest since the peaks of 2008. The survey of 16 analysts suggests no quick fix for nations bedeviled by record high food costs that have stoked civil unrest. And any extreme weather event in a grains-producing part of the world could send prices soaring further. Fears of a shortage is already prompting importers to build up bigger inventories after a year in which stocks of corn and soybeans in the United States -- the world's top exporter -- dwindled to their lowest level in decades. While grain prices remain below the historic highs of 2008, they could remain stronger for longer this year as intense competition among crops for land use and depleted grain bins make it an even greater challenge to restore equilibrium".

Matteo Olivieri
>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.

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