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venerdì 14 gennaio 2011

Quello che molti non volevano sentirsi dire: inflazione durante la crisi!

Cosenza (Italy), 14 Gennaio 2011

Il grafico qui sotto (Fonte FAZ) riporta dati aggiornati sulle previsioni della Commissione Europea e della Royal Bank of Scotland per la finanza pubblica europea nel 2011 e 2012. Come si può agevolmente vedere, lo scenario è caratterizzato da aumento del debito pubblico e deficit ancora sopra la soglia del 3% prevista dal Trattato di Maastricht

LEGENDA:

Numeri nei cerchi blu: Emissioni previste di Titoli di Debito Pubblico in Euro nel 2011;
Haushaltsdefizit: Deficit di bilancio;
Staatsverschuldung: Debito pubblico (in % del PIL)

Unter der Schirm-Herrschaft: Hundert Endspiele in der Schuldenkrise

Queste previsioni sembrano aggiornare quelle da me precedentemente presentate nel mio post del 3 Novembre 2010 "Finanza pubblica europea: stato dell'arte e previsioni per il 2011".
Aggiungendo inoltre che oramai l'Europa si trova in uno scenario di inflazione crescente (vedi tabella di sotto fonte WSJ), è una domanda legittima chiedersi come mai l'Euro continui ad apprezzarsi e non a deprezzarsi. La risposta che ho più volte avanzato è che il motivo va ritrovato nei disallineamenti tra tassi d cambi e tassi di interesse, a loro volta espressione di limitazione al libero mercato, con conseguente cattiva allocazione di capitale.
[ECB]

Matteo Olivieri
>> Le informazioni qui contenute non costituiscono sollecitazioni ad investire.

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