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sabato 5 febbraio 2011

Significa qualcosa un tasso EONIA in caduta libera?


Cosenza (Italy), 5 Febbraio 2011

Un lettore del mio blog LEAF chiede come mai il tasso di interesse interbancario EONIA (acronimo di Euro OverNight Index Average) stia diminuendo velocemente dopo il nuovo picco raggiunto nel mese di Gennaio, e si chiede se ciò vuol dire che il livello complessivo di rischio bancario stia diminuendo in Europa. In caso positivo, il lettore mi chiede se ciò sia coerente con le analisi da me fatte in questo periodo.

Ecco la mia risposta (credo che la cosa possa riguardare anche altri lettori):

Certamente è vero che una diminuzione del tasso EONIA potrebbe essere uno degli indizi a favore della deduzione che ci si stia avviando verso un minore livello di rischio, poichè ciò potrebbe voler dire che l'offerta di denaro sia abbondante rispetto alla domanda e le banche hanno bisogno di minore liquidità...

Tuttavia, a mio avviso, occorre non soffermarsi su un unico elemento per trarne dei giudizi, ma occorre piuttosto prendere in considerazione ulteriori elementi. Per esempio, non è un caso che la veloce diminuzione del tasso EONIA sia accompagnato da un'altra persistente diminuzione nel prezzo dei future sull'Euro/Dollaro (vedi tabella qui sotto, fonti indicate, ore 9:56am CET).

In altre parole, le banche europee in questo momento si stanno indebitando in Dollari e non in Euro, e questo è il motivo per cui stanno chiedendo meno fondi alle altre banche europee. Per questo motivo, il tasso EONIA diminuisce, mentre aumenta l'interesse da pagare per prendere a prestito Dollari USA.

Interessante poi notare che gli scambi più importanti riguardano il periodo a partire dal secondo semestre del 2011. Come si ricorderà, il programma di QE2 promosso dalla FED dovrebbe concludersi (salvo rinvii) proprio a Giugno 2011.

Pertanto, questo secondo me significa che gli intermediari finanziari stanno scommettendo su una effettiva conclusione del programma di QE2, e stanno acquistando Dollari, nella convinzione che questo si apprezzi dopo Giugno 2011. Se così sarà, allora gli investitori potranno rivendere i Dollari, guadagnando sulla differenza tra prezzo di acquisto di Dollari oggi e prezzo futuro del Dollaro. Contestualmente - a mio avviso - gli investitori stanno scommettendo su un livello immutato di tassi di interesse FED per lo stesso periodo: ciò è coerente con le affermazioni più volte fatte dal Presidente FED Ben Bernanke, e da me puntualmente riportate sul mio blog.

Matteo Olivieri
>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.

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