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giovedì 28 aprile 2011

Bernanke: «Nessuna fine anticipata del QE2!»

Cosenza (Italy), 28 Aprile 2011

Il tanto atteso discorso di ieri pomeriggio del Presidente FED Bernanke, rischia di gettare nuove ombre sulla prospettiva di una veloce uscita da questa interminabile crisi. Il discorso, infatti, pensato per confermare il mantenimento del programma di quantitative easing (QE2) fino a Giugno (molti infatti - dentro e fuori la FED - si dicevano favorevoli ad una strategia di uscita prima della scadenza naturale del programma), si è rivelato una miniera di informazioni statistiche riguardo alla congiuntura economica statunitense.
Così, la FED non solo ha confermato di continuare nel programma di QE2, ma ha anche tagliato le stime di crescita dell'economia, ha aumentato le previsioni di crescita dell'inflazione e, per quanto riguarda il tasso di disoccupazione, ha dichiarato che rimarrà elevato per un periodo di tempo di almeno 3 anni...

"In his first regular news conference, Federal Reserve Chairman Ben Bernanke said the central bank was continuing its stimulus policy because it was projecting slower growth in the economy with only a modest uptick in inflation. The Fed cut its growth estimate for 2011 to between 3.1 percent and 3.3 percent from a January forecast of 3.4 percent to 3.9 percent. The Fed also raised its estimate of inflation this year to a range of 2.1 percent to 2.8 percent, taking into account a recent surge in oil prices. However, it bumped its core inflation forecasts only marginally to a 1.3 percent to 1.6 percent range. As for unemployment, it lowered its forecast but said it would stay elevated over its three-year forecast period. For 2011, the Fed said it expects the unemployment rate to land in a 8.4-8.7 percent range, better than a range of 8.8-9.0 percent forecast in January".


Alla luce di quest'analisi, il Presidente Bernanke ha detto che non c'è nessuna fretta di anticipare la scadenza del QE2, e che continuerà ad acquistare obbligazioni governative USA. Inoltre, ha affermato (!) che un dollaro forte (!) è interesse degli Stati Uniti, e che un'economia in crescita sarebbe di aiuto al Dollaro.

"While deferring to currency policy as an issue for the Treasury Department, Bernanke said a strong, stable dollar was in the interests of the United States and the world economy. He said a growing economy would be helpful for the dollar".


Insomma, un piccolo disastro: se le previsioni verranno confermate nel tempo, allora l'economia mondiale continuerà ancora a vivere un lungo periodo di bassa crescita e di elevata disoccupazione.


Matteo Olivieri
>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.

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