Disclaimer

Licenza Creative Commons
LEAF by Matteo Olivieri is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.
Based on a work at matteoolivieri.blogspot.com.
Permissions beyond the scope of this license may be available at http://matteoolivieri.blogspot.com.

Time zones

NEW YORK LONDON ROME TOKIO SYNDEY

Flags

free counters

venerdì 29 ottobre 2010

Il "social housing" crea città-fantasma!




Cosenza (Italy), 29 Ottobre 2010

[Ringrazio il blog "Rischio Calcolato" per la pubblicazione di questo post sul sito web http://rischio-calcolato.blogspot.com/2010/10/guest-post-leaf-il-social-housing-crea.html]

Quando un problema diventa urgente e bisogna agire in qualche modo, oppure quando magari occorre far vedere che si hanno le idee chiare su come conviene agire, si finisce quasi sempre per ripescare cattivi esempi che magari si sono dimostrati fallimentari già altrove.
Se poi si camuffa l'idea con qualche nobile ideale, allora la macchina della propaganda si mette in moto e, a questo punto, a doversi giustificare sono coloro che osano mettersi contro il "buon senso".
mi riferisco alla nuova legge sull'edilizia sociale (chiamata anche "Piano casa") motivata con la nobile intenzione di dare a categorie svantaggiate la possibilità di acquistare una casa a condizioni fuori-mercato. Ovviamente, a pagare le spese è il resto della popolazione, la quale non rientrando nella "lista dei bisognosi" stabilita dalla legge, deve pagare perchè altri possano costruirsi una casa.
Tralascio di addentrarmi in questo argomento perchè mi porterebbe lontano, e mi concentro solo su due osservazioni Economiche (con la E maiuscola!). Tuttavia una considerazione non posso eluderla:
Io sarò costretto a lavorare fino ad oltre 70 anni perchè qualcuno ha deciso che altri (cioè, gli "svantaggiati") possano andare in pensione a 57 anni o simili (vedi nota 1).  Sempre io, sarò costretto a pagare perchè qualcun altro possa vivere in una casa propria.
L'attuale normativa prevede poi la possibilità di ampliare gli immobili: nel caso della Regione Calabria, per esempio, è previsto un aumento fino ad un 20%, che può aumentare fino al 35% in caso di abbattimento e ricostruzione per ristrutturazione. A completare il quadro, la normativa prevede la possibilità di agire anche in deroga agli attuali strumenti urbanistici: "La Legge consente l’esecuzione di interventi straordinari di ampliamento e di demolizione e ricostruzione per gli edifici a uso residenziale, anche in deroga agli strumenti urbanistici" (vedi nota 2).
Questo vuol dire per esempio, che se un determinato territorio prevede degli indici di "verde pubblico", una persona è autorizzata a costruire anche non tenendone conto!
I demagoghi di turno hanno sottolineato che si tratta di aumenti impercettibili, poichè su un appartamento medio di circa 80 metri quadrati si potrebbero aggiungere 16 metri quadrati, inpratica - dicono loro - un balcone. Tuttavia su superfici più grandi, diciamo 1500 metri quadrati, l'aumento consentito sarebbe fino a 525 metri quadrati.
Ovviamente, molte organizzazioni professionali hanno salutato la legge con grande euforia, poichè - a loro dire - si rimetterà in moto il settore immobiliare e le spese per consumi, con maggior beneficio per l'economia in tempi di crisi.
Questo aspetto è certamente vero, ma esiste un'altra faccia della medaglia. Ho provato a raffigurare qui di seguito l'impatto che tali modifiche causerebbero sulla geografia urbana di un quartiere residenziale.



La prima e fondamentale conseguenza è che le costruzioni aumenterebbero in altezza e in larghezza, per cui se io ho acquistato o costruito una casa in un quartiere "ordinato", mi ritroverò a vivere in un quartire che non rispetta più quei criteri di abitabilità. La seconda conseguenza sarà che chi costruisce dopo avrà un vantaggio rispetto a chi ha costruito con le precedenti regole oppure, le variazioni saranno posssibili solo a chi ha risorse monetarie sufficienti per aumentare la superficie abitativa. In una parola, questa legge crea una discriminazione tra ricchi e poveri. Non solo, chi non potrà/non vorrà sfruttare il "Piano Casa", subirà in ogni caso una perdita patrimoniale: provate voi ad immaginare un vicino di casa che costruisce a ridosso della vostra proprietà!
Dunque, nel tentativo di innalzare i redditi di qualcuno in tempo di crisi economica, si finisce per creare perdite patrimoniali su tutti gli altri. Nel tentativo di fare cassa, i nostri politici non si rendono conto che stanno creando le condizioni per un generale impoverimento del territorio.
Qualcuno potrebbe dire: se non ti piace più vivere in quel quartiere, ti trasferisci altrove. No, questa legge assurda deve essere bloccata!

NOTA
1) Per un quadro del sistema pensionistico di vantaggio rinvio al sito del sindacato CISL: http://www.brescia.cisl.it/servizi/inas/pubbl/13.html 

Matteo Olivieri
>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.

Nessun commento:

Posta un commento