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mercoledì 27 ottobre 2010

Alcune interessanti coincidenze su Euribor e tassi di cambio.




Cosenza (Italy), 27 Ottobre 2010

[Ringrazio il blog "Rischio Calcolato" per la pubblicazione di questo post sul sito web http://rischio-calcolato.blogspot.com/2010/10/guest-post-leaf-alcune-interessanti.html]

Ho provato a mettere su uno stesso grafico l'andamento da inizio anno dei tassi di interesse Euribor (vedi nota 1) e del tasso di cambio Euro/Dollaro USA, ed ho fatto alcune interessanti scoperte:
  1. Da Gennaio a circa Giugno 2010, il tasso di cambio Euro/Dollaro si è deprezzato senza una corrispondente sostanziale variazione del tasso Euribor;
  2. Da Giugno a Ottobre 2010, il tasso Euribor si è mosso in grande sintonia con il tasso di cambio Euro/Dollaro: quando quest'ultimo si apprezza, il tasso Euribor aumenta; quando si deprezza, diminuisce.
Di seguito l'infografica completa.


Cosa può voler dire ciò?
La considerazione a mio avviso più importante da fare è che i recenti movimenti (vedi 2 e 3) dei tassi di cambio sono dominati per buona parte dai differenziali dei tassi di interesse, non dalle aspettative future! Una tesi da me sostenuta anche in altre occasioni nei mesi scorsi, pur partendo da argomenti differenti.
Quali le conseguenze di tale affermazione?
  • Gli investitori hanno ridotto a zero le aspettative di inflazione futura: questo può voler dire che ci si attende per l'avvenire uno scenario economico sostanzialmente immutato e stabile sugli attuali livelli;
  • Poichè un aumento delle aspettative future di inflazione causa un aumento - già oggi - della propensione al consumo, si deve concludere che la presente situazione economica non lascia intravedere aumenti nei consumi per il prossimo futuro;
  • A meno che non si ipotizzi che nuove iniezioni di moneta nei mercati (ovvero nuovo quantitative easing) riusciranno a modificare le aspettative degli investitori, si deve escludere che le misure finora adottate dalle Banche Centrali di tutto il mondo abbiano prodotto gli effetti sperati;
  • Poichè i tassi di cambio sono fortemente correlati ai differenziali di interesse, occorrerebbe piuttosto fare in modo che tali differenziali non si allarghino, altrimenti si  assiste a fuoriuscite di capitali dai paesi con minori tassi di interesse verso paesi con maggiori tassi di interesse.
NOTA
1) Euribor (Euro Interbank Offered Rate) è il tasso di interesse al quale un panel selezionato di banche europee si scambia depositi a termine in euro.

Matteo Olivieri
>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.

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