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martedì 21 settembre 2010

Deflazione, il giorno dopo domani...


Cosenza (Italy), 21 Settembre 2010

Alla fine la FED si è decisa a mantenere i tassi di interesse allo stesso livello, tra lo 0%-0,25%.
Nessuna sorpresa se riferito al consensus del mercato dei giorni scorsi; importanti novità se ci si riferisce alle motivazioni addotte (cfr. Marketwatch 21/9 "Fed says prepared to ease": "The Federal Reserve on Tuesday warned it was concerned about the potential outbreak of deflation, laying the groundwork for buying government bonds at future meetings. The warning about deflation came as the Fed held interest rates steady at the record low near-zero for the 20th consecutive month. In a statement, the Fed said that inflation was at levels somewhat below the level consistent with stable prices").
La FED per la prima volta sembra parlare apertamente di rischio di deflazione e prospetta nuovi acquisti di bond per rifornire di liquidità i mercati. Soprattutto una frase ha attirato l'attenzione di molti, "Le misure dell'inflazione di fondo sono attualmente a livelli di poco inferiori a quelli giudicati dal Comitato più consistenti con il suo mandato di promuovere la massima occupazione e stabilità dei prezzi nel lungo periodo" (cfr. "Measures of underlying inflation are currently at levels somewhat below those the Committee judges most consistent, over the longer run, with its mandate to promote maximum employment and price stability,” the statement said"). Insomma, il livello dei prezzi sarebbe inferiore a quello giudicato in linea con gli obiettivi di lungo periodo della FED di mantenere stabili i prezzi e bassa la disoccupazione.
Per questo motivo la FED si dichiara pronta ad intervenire immettendo ulteriore liquidità sul mercato (cfr. Bloomberg 21/9 "Fed Prepared to Ease Further to Revive Economy (Update2)".
Intano il Dollaro crolla al minimo da sei settimane rispetto all'Euro, segno che i mercati in qualche modo non hanno gradito la notizia.



Intanto, il Prof. Allan Meltzer (Carnegie Mellon University, USA) centra il discorso - a mio avviso - quando sostiene che non esiste un problema monetario ma di eccesso di riserve, per cui sarebbe stupido continuare a immettere liquidità nel sistema attraverso nuovi acquisti di bond (cfr. Bloomberg 21/9 "Meltzer Says Further Fed Easing Would Be ‘Literally Stupid’": "We don’t have a monetary problem, we have 1 trillion or more in excess reserves so it’s literally stupid to say we’re going to add another trillion to that,” Meltzer, a professor at Carnegie Mellon University in Pittsburgh, said today in an interview on Bloomberg Television’s “InBusiness"). Questo argomento è stato da me segnalato più volte nei miei articoli precedenti!

In ogni caso, una continua immissione di moneta nel sistema attraverso l'acquisto o il riacquisto di bond non fa altro che diminuire le riserve di una banca centrale. Fino a quando la FED potrà resistere? Se effettivamente dovesse trattarsi di deflazione, quando la FED smetterà di pompare moneta nell'economia, si potrebbe addirittura assistere ad un veloce apprezzamento del Dollaro nei confronti dell'Euro!

Matteo Olivieri
>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.

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