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mercoledì 11 agosto 2010

FED: “Nulla da dichiarare, se non il malcontento generale!”


Località non specificata (Italy), 11 Agosto 2010

Era prevedibile: la decisione di ieri della FED avrebbe provocato solo una temporanea euforia sui mercati. Già poche ore dopo l'annuncio del mantenimento dei tassi di interesse al livello attuale (0%-0,25%) i mercati hanno ripreso la loro corsa ad aqcquistare Dollari.
Per avere una sintesi dei giudizi negativi che una serie di economisti hanno dato della decisione FED posso rinviare alla seguente selezione:
  • 10 Agosto Wall Street Journal "Economists React: Fed Takes the ‘Middle Road’". Il filo conduttore è chiaro: la decisione della FED causerà a breve periodo una tendenza deflazionistica, seguita a ruota nel lungo periodo da una tendenza inflazionistica!
  • 10 Agosto Handelsblatt "US-Wirtschaft: Fed kämpft mit frischem Geld gegen den Abschwung‎": nell'articolo si sostiene che l'ammontare di denaro pompato dalla FED finora sul mercato ammonta a circa 1,7 miliardi di Dollari.
  • 11 Agosto Handelsblatt "Ökonomen-Warnung: Fed-Entscheidung bedroht deutschen Aufschwung": nell'articolo economisti tedeschi sostengono che l'idea di pompare nuovo credito e denaro nell'economia al fine di abbassare i tassi di interesse non è - a lungo andare - economicamente comprensibile, e potrebbe essere la causa di una inflazione nel lungo periodo, cosa che obbligherebbe altre economie ad inflazionare anch'esse, in primis la Germania (cfr. "Die Idee, dass mit dauerhaft niedrigen Zinsen und einem Ausweiten der Geldmenge die Krise, die durch zu niedrige Zinsen und zu viel Kredit und Geld verursacht wurde, aus der Welt geschaffen werden kann, ist ökonomisch nicht nachvollziehbar", sagte der Chefvolkswirt von Barclays Capital Deutschland, Thorsten Polleit, Handelsblatt Online zur Entscheidung der US-Notenbank, einem neuen geldpolitischen Manöver der amerikanischen Konjunktur auf die Sprünge helfen. "Vielmehr ist zu befürchten, dass die Fed-Politik Gefahr läuft, schlussendlich in eine ausgewachsene Inflationspolitik zu münden.” […]. “Einer solchen Entwicklung werde sich wohl kein Währungsraum entziehen können. "Schwenken die USA auf eine Inflationspolitik ein, brechen die Dämme: Andere Währungsräume würden ebenfalls auf eine Inflationspolitik einschwenken", warnte Polleit. "Denn in allen Währungsräumen ist das Problem das gleiche: zu hohe Schulden und damit einhergehend der politische Anreiz, den Geldwert herabzusetzen.";
  • 11 Agosto "Fed Reverses Exit Plan With $2 Trillion Holding Floor (Update1)": molti economisti si sono detti sorpresi, dopo che nelle settimane precedenti nessuna delle dichiarazioni ufficiali lasciava intendere un un cambiamento di prospettive riguardo agli scenari economici (cfr. "It seems like communications is a problem, particularly around turning points,” said Timothy Duy, a University of Oregon economist who formerly worked at the U.S. Treasury Department. “It seems odd that 10 days ago you had a speech that hardly acknowledged the weakness of the recent data.").
Ad ogni modo, a giudicare dall'andamento dei mercati, quella tendenza rialzista del Dollaro USA contro l'Euro sta tornando ad affermarsi. Tutto ciò non fa che confermare la bontà delle tesi da me esposte solo qualche giorno fa, tesi che apparivano così controcorrente rispetto al generale consenso! Per questo motivo, ecco la cronistoria aggiornata della settimana valutaria (per l'analisi di Euro e Yen in rapporto al Dollaro USA mi riservo l'analisi a chiusura di settimana!):



Insomma, chi ha acquistato Dollari a inizio settimana ha guadagnato circa l'1,5% netto giornaliero....la decisione FED di mantenere i tassi invariati consentirà ancora innumerevoli possibilità di arbitraggi nel prossimo futuro, visto che gli operatori finaziari cercheranno di investire all'estero a condizioni più vantaggiose quello che al momento non riescono ad ottenere in patria!

Matteo Olivieri
>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.

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