Università della Calabria (Italy), 10 Settembre 2010
Da questo blog ho sollecitato più volte (ed anche di recente!) la necessità di un aumento dei tassi di interesse a livello mondiale, ed è emozionante vedere come nel giro di circa dieci giorni alcune banche centrali abbiano effettuato questo passo, adducendo argomentazioni per gran parte simili a quelle da me esposte.
Oggi segnalo un articolo apparso il 9 Settembre su Reuters "Bernanke conundrum is Obama’s problem" in cui si confermano le intuizioni da me già esposte: la politica di interessi zero "c.d. "zero interest rate policy") funziona piuttosto come una sorta di tassa invisibile, che causa una fuoriuscita costante di denaro dall'economia statunitense. Questa fuoriuscita di denaro è spiegata col fatto che le istituzioni interessate - per buona parte banche che ricevono sussidi e aiuti statali - sono ovviamente (!) più interessate a mantenere i margini di profitto che a concedere prestiti o a fare investimenti in contesti economici in piena recessione. In una parola, i sussidi statali ricevuti in contesto di prospettive economiche negative, conducono ad una elevata "avversione al rischio", che impedisce al denaro di fluire nella economia-reale (cfr. "Over at the Federal Reserve Board, a different kind of policy gridlock persists. The Federal Open Market Committee thinks low interest rates are helping the economy, but the opposite is the case. The monetary policy mechanism that provided liquidity to households when the Fed lowered the cost of credit is broken. Both the central bank and the White House need to recognize this fact and act to address it with effective policy.
Offit Capital Advisors noted in an August 1, 2010 commentary entitled “The Invisible Tax” that the zero rate policies by the Fed are draining hundreds of billions of dollars in income each year from the U.S. economy. Offit estimates that $350 billion per year is being foregone by investors in state and federal obligations and transferred to the government due to Fed low rate policy. The income foregone by individual and corporate savers and transferred to the banks is something closer to $600 billion annually or nearly $1 trillion in total. When theses subsidies from low interest rates are added to the huge mortgage banking profits being taken by the top four banks from Fannie Mae and Freddie Mac, the largest U.S. banks are literally draining a large portion of the income from the American economy. The fact that these large banks and GSEs are refusing to refinance many residential mortgages in order to preserve their profit margins only adds insult to injury, a political fact that will be made clear at the polls in November.").
Mi sembra un contributo importante da segnalare su questo blog, per meglio comprendere il dibattito sui tassi di interesse a livello mondiale.
>> Matteo Olivieri
Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.
Nessun commento:
Posta un commento