Cosenza (Italia), 23 Settembre 2010
Credo che il rischio di una deflazione non sia mai stato così incombente come lo si avverte in questi giorni e, soprattutto, che il significato autentico di una deflazione non mi sia mai stato mai più chiaro di come gli eventi di queste ultime settimane dimostrano.
Continuo apprezzamento della valuta: il tentatico di ripianare i deficit interni attraverso le maggiori esportazioni, conduce ad un tendenziale aumento della valuta locale, che tuttavia alla lunga finisce per danneggiare le stesse esportazioni. Ciò aumenta il rischio di c.d. "svalutazioni competitive" (di cui il quantitative easing è una versione più raffinata), volte a immettere sul mercato più moneta domestica, nel tentativo di deprezzare il cambio. Attraverso le "svalutazioni competitive" si rendono le esportazioni altrui meno competitive, nel tentativo di avere maggiori quote di mercato. Nel caso di deflazione, un continuo apprezzamento della valuta avrebbe come conseguenza un'ondata di fallimenti o bancarotte (cfr. Comdirect 23/9 "Chinas Ministerpräsident befürchtet Pleitewelle bei starker Yuan-Aufwertung": il Primo Ministro cinese teme un'ondata di fallimenti dovuto ad un forte apprezzamento dello Yuan, e di fatto respinge a richiesta delle autorità statunitensi in proposito);
Aumento del valore reale degli investimenti: chi resiste all'ondata di fallimenti ne risulta più ricco, poichè il valore reale dei propri investimenti risulta maggiore. Pertanto, il rischio peggiore della deflazione è produrre una netta disparità sociale tra i pochi ultra-ricchi e i milioni di ultra-poveri (cfr. Reuters 22/9 "Bill Gates still richest American, Forbes says": "Things are on the up for U.S. billionaires with more than half of them adding to their net worth in a year which once again saw Bill Gates as the richest of them all, Forbes magazine said on Wednesday [...] In stark contrast to the 2009 Forbes 400 list, 217 of the tycoons are now worth more than they were a year ago. Just 84 of the billionaires had a decrease in wealth. [...] The total wealth of the group is up 8 percent, besting the Standard & Poor's 500 index, which measured a stock market increase of just 1 percent, Forbes said");
Aumento fittizio della produttività: La produzione industriale non aumenta in quantità, ma in valore reale: questo vuol dire che le imprese riescono a vendere i loro prodotti principalmente all'estero, mentre i lavoratori domestici hanno difficoltà crescenti ad acquistare i beni prodotti dalle proprie aziende poichè questi ora costano troppo. Il risultato è duplice: da un lato aumenta la produttività reale dei lavoratori; dall'altro si crea un solco profondo tra chi perde il lavoro e non riesce a trovarne un altro, e chi continua a lavorare e chiede un aumento del proprio salario per via della maggiore produttività registrata. Ovviamente l'aumentare i salari in una situazione di tal genere non fa che rendere ancora più grave l'acuirsi della deflazione (cfr. FTD 19/8 "IG Metall fordert vorgezogene Lohnerhöhung": "Die deutsche Wirtschaft boomt wieder. Davon wollen auch die Gewerkschaften profitieren und verlangen mehr Geld für Arbeitnehmer. Die Arbeitgeber lehnen die Forderung ab", L'economia tedesca è di nuovo nel boom. Anche i sindacati vogliono approfittarne e chiedono più denaro per i lavoratori. I datori di lavoro rifiutano la richiesta, ndr).
Nel frattempo, aggiungo un altro articolo alla lista di articoli riguardanti la futura sopravvivenza dell'Euro. In CNBC 23/9 "Euro Survival 'Silly' Question: Ex-ECB Board Member", l'ex capo-economista della BCE Otmar Issing sostiene che non esiste un rischio di non-sopravvivenza dell'Euro, ma che la situazione attuale è stata creata dal fatto che alcuni paesi si sono negli annni tenuti sistematicamente sopra, altri sistematicamente sotto il livello di inflazione stabilito dal Patto di Stabilità e Crescita: ciò ha causato differenze di competitività nelle economie europee (cfr. "What went wrong was that the same countries that stayed above inflation and the same that stayed below created this divergence in competitiveness," he said.")
>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.
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