Cosenza (Italy), 7 Settembre 2010
C'è qualcosa di strano: le previsioni da me fatte sui mercati finanziari sembrano al momento (!) non trovare conferma nella realtà. Certo, siamo solo ad inizio settimana, e occorre aspettare che le dinamiche si manifestino compiutamente nei prossimi giorni. Inoltre, avevo pure messo in guardia che si sarebbe trattato di una settimana "nervosa" e dai trend contrastanti: tuttavia, ancora non ho trovato alcun segnale a supporto delle previsioni da me fatte, e questo mi lascia perplesso!
Oggi sono apparse alcune notizie che potrebbero buttare luce sul perchè di questo ritardo. Eccole:
- Reuters 7/9 "Yen Hits 15-Year High on European Bank Worries": nell'articolo si sostiene che il famoso stress-test della banche europee di Luglio sta causando acquisti di valute pregiate - quali Yen giapponese e Franco Svizzero - al fine di poter rientrare nei parametri patrimoniali richiesti alle banche per superare il test (cfr. "A Wall Street Journal report that highlighted the shortcomings of European bank stress tests in July spurred buying in the yen and the Swiss franc, which are traditional safe havens. The euro fell to a record low against the Swiss franc"). Sempre nell'articolo si sostiene che questo processo è ancora in corso e nel mese corrente dovrebbero esser raccolti circa altri 100 miliardi di Euro (cfr. "The developments include new questions about the bank stress tests, concerns over the amount of capital that will need to be raised under Basel III, and reports suggesting euro zone governments will seek to raise 100 billion euros this month, roughly twice the amount raised in Chandler said");
- Wall Street Journal 6/9 "German Banks Warn of Costs of Basel III": nell'articolo si fa il punto sull'introduzione delle nuove regole di sorveglianza bancaria conosciute come accordo "Basilea III". Al riguardo, l'associazione bancaria tedesc a sostiene che le nuove regole richiederebbero un ulteriore aumento di capitale, che potrebbe far deragliare l'economia rendendo ancora più difficile alle banche prestare denaro (cfr. "Germany's 10 largest banks may need as much as €105 billion ($135 billion) in total extra capital under new international regulatory standards, the Federal Association of German Banks, or BdB, said Monday. [...] Indications from Basel have suggested that the new capital rules will force banks to ensure that more than 80% of their total core Tier 1 capital is made up of paid-up equity and retained earnings. By contrast, silent deposits account for as much as half of German banks' capital, playing a particularly important role with its unlisted regional and local banks.").
La lezione che se ne trae è la seguente: le regole (presenti e future) imposte alle banche europee stanno causando un acquisto di massa di valute a più alto rendimento, in modo da rientrare nei criteri patrimoniali previsti. Tutto ciò, oltre a causare distorsione negli investimenti bancari, è anche causa del minor credito disponibile per i prestiti alle imprese e della ricerca di maggiori rendimenti o possibilità di arbitraggi!
E' veramente questa la strada per uscire dalla crisi? Ne dubito...al riguardo due altri articoli di estremo interesse su vecchi argomenti che ritornano a galla:
- Die Welt 7/9 "Über der Eurozone braut sich was zusammen": la nuova volatilità del cambio Euro/Dollaro spinge a chiedere se c'è in vista un ritorno della "Crisi dell'Euro" (cfr. "Ist das die Rückkehr der Eurokrise? Die Währung ist auf unter 1,28 Dollar abgesackt, Länder wie Portugal werden an den Märkten abgestraft");
- Die Welt 7/9 "Barroso warnt vor Zerfall der Europäischen Union": il Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso avverte che andando così le cose e non facendo nulla per ridurre gli squilibri regionali europei (ndr) "o si nuota tutti assieme oppure si finisce tutti al fondo separatamente" (cfr. "Als Lehre aus der Schuldenkrise müssten die großen Ungleichgewichte zwischen wirtschaftlich starken und schwachen Ländern reduziert werden"
>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazion iad investire.
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