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sabato 21 gennaio 2012

Liberalizzazioni all'Italiana: polpette avvelenate.


Mentre la Banca Mondiale prevede un anno turbolento per l'economia mondiale (leggi qui), che - per l'Italia - si sostanzierà in una recessione sia per il 2012 che per il 2013, il Governo Italiano da il via ad una serie di liberalizzazioni (leggi qui), volte a introdurre «riforme strutturali per la crescita» (vedi qui).

© The World Bank

Nella conferenza stampa di presentazione delle misure adottate (vedi tabella sotto), il Primo Ministro ha spiegato l'inadeguato sviluppo dell'Italia riferendosi a tre cause:
  • Insufficiente concorrenza;
  • Inadeguatezza delle infrastrutture;
  • Semplificazione delle procedure amministrative.

Personalmente, non vedo come da queste misure possa derivare crescita economica. Per quattro motivi:
  1. Per alcune misure, la determinazione di regole precise viene rinviata al successivo giudizio di un'"Autorità" (trasporti; energia);
  2. Per alcuni settori economici protetti (farmacie, notai), viene aumentato il numero di "licenze", ma non si risolvono i problemi di cartello: non è aumentado l'offerta che si crea maggiore domanda, se i prezzi di mercato rimangono artificiosamente alti;
  3. Per determinati contratti (tra aziende, mutui) vengono "introdotte" misure in realtà già esistenti (arbitrati; assicurazioni sui mutui);
  4. Per i servizi professionali viene abolita la tariffa minima e richiesto l'obbligo di un preventivo...chiunque sa che si tratta di norme di facciata, perchè quando ci si rivolge ad un professionista è lui a fissare la parcella.
Per quanto riguarda le altre misure (il documento del Governo è di 117 pagine), rinvio all'articolo de La Repubblica 21/01/2012 "Gas, farmaci, professionisti, trasporti ecco i voti alle misure del piano Monti".

Matteo Olivieri
>> Le informazioni qui contenute non (!) costituiscono sollecitazioni ad investire.


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